Non tutto quello che si paga al Notaio è suo onorario.
Il costo complessivo di un atto notarile comprende:
- le imposte e le tasse che il Notaio riscuote per lo Stato (che costituiscono la voce di spesa più consistente);
- le spese che il Notaio sostiene presso la Pubblica Amministrazione per la preparazione dell’atto e per i successivi adempimenti;
- i compensi per l’attività che il Notaio deve svolgere prima e dopo la stipulazione dell’atto (vedi la sezione L’attività del notaio);
- gli onorari del Notaio;
- l’IVA sulle voci di spesa che non costituiscono anticipazioni
Il costo complessivo dell’atto comprende anche le spese che il Notaio sostiene per garantire l’efficienza dell’organizzazione dello Studio.
La trasmissione telematica degli atti ai pubblici registri è, infatti, possibile grazie ad una infrastruttura informatica, creata dal Notariato completamente a spese della categoria, che collega i notai con la Pubblica Amministrazione.
L’onorario del Notaio è stabilito in base al valore dell’atto ed alla sua complessità.
Il Notaio, nell’esercizio di una pubblica funzione dello Stato, fornisce ai Suoi Clienti una prestazione complessa in forma professionale.
L’atto notarile, lungi dal riguardare soltanto il rapporto tra le parti, ha un valore aggiunto sotto tre profili:
- la sicurezza del contratto, che evita alle parti costose e lunghe liti in giudizio;
- la sua forza esecutiva nel recupero dei crediti e di prova privilegiata nel processo;
- la certezza generale dei diritti, creata con l’affidabilità dei pubblici registri, che determina condizioni di stabilità sociale e un contesto di legalità necessario allo sviluppo economico